Revisione del Piano Regolatore Generale

Il Piano Regolatore Generale Comunale, solitamente indicato con l’acronimo PRG, è lo strumento urbanistico attraverso il quale un Comune regola l’utilizzo e la trasformazione del suo territorio e delle relative risorse. In Italia, tutti i Comuni sono obbligati a dotarsi di un PRG su impulso della Regione che ne indica le procedure. A Torino, il PRG vigente, elaborato da Vittorio Gregotti e Augusto Cagnardi, insieme agli uffici tecnici della Città, data 1995. Nel maggio del 2017, la Città di Torino ha avviato la revisione del PRG attuale con l’obiettivo di semplificare le procedure e rispondere maggiormente alle necessità di cambiamento urbano dettate da chi vive, lavora, studia, investe in città. Il 20 luglio 2020 il Consiglio Comunale ha approvato la Proposta Tecnica Preliminare del PRG e avviato una fase di confronto e approfondimento con cittadini e stakeholder del territorio. Tra le principali novità introdotte dalla proposta: consumo di suolo “inferiore o uguale a zero” che orienta la riqualificazione urbana al recupero delle aree dismesse; semplificazione, attraverso la riduzione delle aree normative da ventitré a undici per consentire una maggiore flessibilità in relazione alle esigenze di mercato, e riducendo da 11 a 5 quelle residenziali e residenziali miste; l’attenzione agli usi temporanei (come da Legge regionale 13/2020), per progetti da attivare riguardo la dismissione di edifici in attesa di un uso futuro non ipotizzabile nell’immediato, senza dover modificare la destinazione d’uso; l’introduzione di una nuova destinazione urbanistica, la Zona Agricola Ecologica (ZAE).