1980

Autunno caldo

La produzione industriale è investita da una dura crisi: in maggio Fiat decide la cassa integrazione per 78.000 dipendenti per 7 su 40 giorni. In settembre, l’azienda annuncia 14.469 licenziamenti, con la conseguente dichiarazione di sciopero a oltranza da parte dei lavoratori. A fine mese, sospesi i licenziamenti, scatta la cassa integrazione a 0 ore per 24.000 operai. È l’autunno caldo di Torino, che culmina il 14 ottobre, quando dirigenti e quadri Fiat sfilano per le strade della città per protestare contro i picchetti che impediscono loro di entrare in fabbrica: la famosa “marcia dei 40.000” spinge il sindacato a chiudere la vertenza con un accordo favorevole alla Fiat. Da questo momento le relazioni tra grande azienda e sindacato cambieranno radicalmente a Torino e più in generale nel Paese.

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