1989

Lingotto che cambia

Gli spazi vuoti del Lingotto ospitano la mostra internazionale “Arte russa e sovietica. 1870-1930”, a cura di Giovanni Carandente, con allestimento di Renzo Piano. L’iniziativa è promossa dalla Fiat, che dopo l’esperienza di Palazzo Grassi a Venezia, acquistato nel 1984, in questi anni investe nell’ambito delle mostre internazionali. Nel 1992, sempre al Lingotto, è la volta di “Arte americana. 1930-1970”, a cura di Attilio Codognato, nuovamente allestita da Renzo Piano. La storica fabbrica di automobili vive, dopo la sua chiusura, una breve stagione di eventi culturali di alto profilo, che accompagnano l’avvio del cantiere
di trasformazione. A partire dal 1994 si inaugurano il centro congressi e l’auditorium, un hotel e il Giardino delle Meraviglie, mentre sul tetto dell’edificio compare la Bolla, sala riunioni di vetro sospesa. Seguono, tra 1999 e 2003, un cinema multisala, la Dental School, le aule per la didattica del Politecnico di Torino, la Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli all’interno dello Scrigno posato sul tetto dell’edificio.

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